Ho finito le scorte di bontà

scritto da Ali Nuove
Scritto 4 giorni fa • Pubblicato 3 giorni fa • Revisionato 3 giorni fa
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Autore del testo Ali Nuove
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Un percorso che moltissime persone empatiche, soprattutto donne, hanno vissuto in silenzio per decenni
- Nota dell'autore Ali Nuove

Testo: Ho finito le scorte di bontà
di Ali Nuove

Ho tenuto la luce accesa
perché nessuno restasse al buio,
anche quando quel buio
mi si appiccicava alla pelle come catrame.
Ho sorriso ai coltelli,
ho chiamato “fraintendimento”
ogni coltellata ben piazzata,
ho cucito la mia bocca
con fili di silenzio
per non sputare veleno
dentro bocche già piene di veleno.
Ho ingoiato
il nero delle loro parole,
l’ho digerito piano,
l’ho trasformato in latte materno
per nutrire ancora
chi mi aveva appena morso il seno.
Ero l’ultima fortezza
di un regno che bruciava,
con le porte spalancate
e la scritta “benvenuti”
scritta col mio sangue.
Poi una mattina
il cuore ha fatto crac,
un piccolo rumore secco,
come ghiaccio che si rompe
sotto un passo troppo pesante.
Ho guardato lo specchio
c’era una donna
con gli occhi di brace spenta
e la bocca piena
di tutto il perdono
che non aveva più senso dare.
Ho chiuso la porta.
Non a chiave
l’ho proprio tolta dai cardini
e l’ho buttata nel fuoco.
Adesso
se mi chiedete
perché non sorrido più
a chi mi ha scavato dentro
con la delicatezza di una ruspa,
vi rispondo con calma
la bontà non è un dovere a vita,
è un lusso
che si può permettere
solo chi non è ancora morto
dentro.
Ho smesso di fare da antidoto
al veleno degli altri.
Adesso lascio che si avvelenino da soli.
E se questo mi rende cattiva,
benvenuta cattiveria
almeno sei sincera,
e non fingi
di essere amore
mentre mi uccidi piano.
Rimani buona,
ma non a tutti i costi.
La tua luce
è tua.
Non sei obbligata
a bruciarti viva
per scaldare
chi ti ha sempre
tenuto al freddo.

Ho finito le scorte di bontà testo di Ali Nuove
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